Il giusto iter per non sbagliare nelle controversie bancarie

Intervista al dott. Stellino responsabile del Centro Perizie Bancarie illustrando brevemente l’iter, documenti, tempi e costi

D: Come e cosa deve fare un’azienda o un consumatore privato prima di affrontare una controversia contro la banca con cui si hanno o si hanno avuto degli affidamenti.

R: Distinguiamo tre fattori prima di suggerire di intraprendere un giudizio ed a monte una perizia con dettagliata analisi economica. Occorre distinguere i fattori in soggettivi, oggettivi e documentali.

  • I fattori soggettivi ci inducono a valutare quali altre posizioni debitorie dirette e/o indirette ha col sistema bancario il cliente e se gli affidamenti sono di breve periodo (per esempio: affidamento su conto corrente, anticipi salvo buon fine) o se si tratta di finanziamenti di medio o lungo periodo (finanziamenti chirografari o mutui ipotecari), molte di queste risposte possiamo averle con l’acquisizione di una visura storica della Centrale dei Rischi del cliente.
  • I fattori oggettivi sono condizionati dall’opportunità o meno di intraprendere una verifica delle anomalie contrattuali o periodiche sviluppatosi durante la vita di un finanziamento, la principale verifica in seno ai fattori oggettivi è comunque dettata dall’opportunità economica. Intraprendere un giudizio è una cosa serie e i fattori, talvolta anche aleatori che ne determinano l’inopportunità economica di intraprendere un giudizio, sono diversi, da non sottovalutare i costi per intraprendere e mantenere un giudizio.
  • I fattori documentali sono indispensabili sia per un Audit prima (pre-analisi) che eventualmente successivamente per intraprendere un giudizio, occorre avere la totale disponibilità della documentazione dall’inizio (contratti) che successiva (movimenti, scalari, comunicazioni periodiche, etc).

 

D: Quali documenti serve produrre

R: Ho già dato dei cenni nella precedente risposta, provo a dare un maggior dettaglio.

  • Per i conti correnti: Estratti conto trimestrali e relativi scalari, Contratto di apertura dei conti, Variazioni delle condizioni contrattuali, contratti di fidejussioni personali, aziendali, assicurative o di consorzi fidi fogli informativi o di sintesi.
  • Per i finanziamenti di medio-lungo periodo: Contratto di mutuo/finanziamento (atto notarile per i mutui ipotecari, contratto di finanziamento per i finanziamenti/mutui chirografari), Piano di ammortamento, Atto di erogazione, Documento di dettaglio delle rate pagate e residuo debito, Documento di dettaglio eventuali interessi di mora pagati, Polizze assicurative contratte e pagate alla stipula e successivamente, Dettaglio spese sostenute alla stipula e ad ogni erogazione o pagamento delle rate, Dettaglio sulle garanzie prestate da terzi (consorzi fidi), Titoli o altre forme di investimento (derivati, swap, etc).
  • Inoltre è necessario disporre del Documento d’identità e codice fiscale dell’amministratore/titolare, Centrale Rischi, Certificato camerale in corso di validità.

 

D: E se il cliente non ha la disponibilità della documentazione necessaria?

R: È diritto di tutti i clienti poter accedere ed acquisire la documentazione elencata sopra se non ne ha disponibilità.

  • Gli istituti di credito, se hanno disponibilità della documentazione richiesta, solitamente la producono nell’arco dei novanta giorni successivi previo pagamento di un corrispettivo (le tariffe variano da banca a banca).
  • La richiesta della documentazione non è vista di buon auspicio da parte degli istituti di credito. Pertanto il cliente deve aver chiaro che la richiesta massiva della documentazione deve essere effettuato solo se si è già decisi di intraprendere un’analisi ed eventualmente a seguire un giudizio.

 

D: l’Audit di cui parla che costi ha? E in cosa consiste?

R: L’Audit iniziale non ha costi. Riusciamo a garantire ai clienti nessun costo iniziale anche se non ha ancora deciso se intraprendere o meno il ricalcolo per eventualmente intraprendere un’azione risarcitoria nei confronti degli istituti di credito.

  • Nella fase dell’Audit può accadere che il cliente, pur essendo già convinto di intraprendere un giudizio, si dissuada e opti per strumenti di supporto alla gestione del credito con un monitoraggio continuo e duraturo.
  • La fase di Audit consiste nel censire la documentazione disponibile da parte del cliente, per i conti correnti nella lavorazione di un campione mediamente di due anni per conto e nello stima economica sulla restante documentazione e durata dei singoli rapporti, per i finanziamenti di medio-lungo periodo nella valutazione dei contratti e delle relative clausole.

 

D: Quindi, il risultato porta ad un bivio con più direzioni? Talvolta anche a supporto di decisioni importati e straordinarie?

R: Si e secondo me questo è il vero valore delle nostre consulenze.

 

D: Dopo quanti giorni siete in grado di dare notizie al cliente su un Audit?

R: I tempi sono piuttosto brevi, solitamente a completamento della documentazione anche entro le 48 ore.

 

D: A questo punto il Cliente col Centro perizie Bancarie che impegni ha?

R: Nella fase dell’Audit nessuno, il servizio è gratuito. Così come sono gratuiti alcune utility, previa registrazione sul portale www.centroperiziebancarie.it, accedendo all’area riservata.