Alcuni consigli pratici per scegliere un mutuo

Come scegliere un mutuo ipotecario per acquistare una casa o per ristrutturare un immobile? A cosa bisogna fare attenzione per non incorrere in costi aggiuntivi che si possono evitare? Cosa bisogna sapere prima di accendere un mutuo? A queste domande ha risposto Saverio Stellino di Centro Servizi Bancari e amministratore delegato di SVS.Impresa.

«La prima cosa a cui fare attenzione nel momento in cui si richiede un mutuo – spiega Stellino – è che non ci siano agi nascosti per l’istituto bancario. Per esempio, la penale di estinzione anticipata ancora inserita da alcuni istituti di credito nonostante sia stata abolita dalla legge Bersani per i mutui di acquisto e ristrutturazione di immobili adibiti ad abitazione sottoscritti dal 2 febbraio 2007. In ogni caso è un costo che va calcolato per definire i tassi soglia oltre i quali c’è l’usura».

Altri agi nascosti?

«Sicuramente le spese di istruttoria che dovrebbero essere nulle e che, invece, in alcuni casi sono molto alte. Sono un aggravio in più e quindi occorre anche considerare questo costo quando si valuta la convenienza di un mutuo. Da non trascurare l’incidenza dei tassi mora sugli importi che non si riusciranno a pagare a scadenza, in questo caso è da prediligere un tasso mora solo sulla “sorte capitale” delle rate scadute e non sul valore delle intere rate scadute».

Come si valuta la convenienza di un mutuo?

«Il concetto generale è quello di fare attenzione alle singole voci: spese di istruttoria, tasso, tan, taeg, spread, assicurazione. Meglio accontentarsi di uno 0,1%-0,2% in più nello spread e avere costi inferiori nelle altre voci. Soprattutto, chi richiede un mutuo deve verificare se può pagare la rata proposta dalla banca senza incappare in spiacevoli problemi e controversie con l’istituto di credito che comunque vanta un credito».

Tan, Taeg, Spread: sono termini sconosciuti ai più.

«E’ vero, però ormai con internet è facilissimo capirne il significato e il valore. Ad esempio un tasso variabile è composto da uno spread (cioè il guadagno della banca) e una parte variabile agganciata solitamente a un indice che si chiama Euribor. Più è alto lo spread, più alti saranno gli interessi mentre l’Euribor varia a seconda degli andamenti di mercato ma su Internet si può controllare lo storico dell’indice e farsi un’idea se in futuro, o quanto meno in un ragionevole periodo di tempo, potrà salire o scendere».

Cosa cambia per i finanziamenti e cessioni del quinto dello stipendio o della pensione?

«in linea di principio cambia poco rispetto a quanto già detto, sicuramente cambiano i tassi soglia per verificare se le condizioni superano o meno i livelli massimi consentiti dalla legge anti usura».

A quali altri costi, rischi ed esposizioni deve far attenzione un consumatore?

«Sicuramente alla ulteriori garanzie e fideiussioni richieste dagli istituti di credito. È opportuno che il totale delle fideiussioni o garanzie reali non superi il cento per cento del valore del finanziamento richiesto».

Un consiglio pratico?

«Scegliere un prodotto bancario che permetta di cambiare il tasso da fisso a variabile e viceversa ogni due anni».